domenica 3 luglio 2022

La finestra sul cortile





Passo del tempo in cucina sfaccendando e dalla mia finestra vedo passare stagioni, persone, vite…

Le vite degli altri.

Da qualche settimana mi turbava dolorosamente quella luce accesa ogni sera all’ora di cena in una camera da letto, dall’altra parte del cortile. Mi pareva il segno di una sofferenza, mi faceva ripensare a mia madre, In effetti non vedevo da tempo la signora mia coetanea, una conoscente, condomina da circa trent'anni, non un'amica, ma una persona cordiale e franca con cui ogni tanto avevo scambiato qualche parola.
La immaginavo dedita ai nipotini che le davano tanta gioia. E ora? Chi erano quelle persone che si affaccendavano sul balcone? E lei dov'era? Era forse malata?
Era forse allettata?
Per una forma eccessiva di discrezione non ho osato chiedere. Ma no, mi sbagliavo certamente, mi facevo un film, per una luce accesa, eppure, i segni…
Rivivevo ogni sera con una fitta al cuore alzando lo sguardo gli ultimi giorni di mia madre, in un letto, inerte e ho sofferto e pregato di sbagliarmi, ma tutto era eloquente: l’indaffararsi delle badanti e quella luce accesa a volte anche di notte come una stilettata quando nelle mie insonnie notturne mi affacciavo alla finestra…
Oggi ho saputo che lei ieri se ne è andata, in questa calura; che giornata triste
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