mercoledì 31 gennaio 2018

Stufato



   Con un'azione di forza riesco a farlo alzare dal letto alle 21.00.
Oggi non è proprio uscito dal letto; ha preso la prima colazione e si è ributtato sotto le coperte.

"Cos'hai, non ti senti bene?"

"Non mi sento niente"

"E allora perché non vieni in soggiorno?"

"Qui o lì cosa cambia?"

"Cambia che ci siamo noi, c'è la televisione e poi devi muoverti; è assolutamente indispensabile"

"Ora mi alzo"...... ma non si è alzato....

   A colazione non ha voluto niente e così alle 16.00, sempre a letto, gli ho portato un caffè con due merendine di pan di Spagna e frutta di cui è ghiotto, con la speranza di farlo alzare: macché; si è ributtato sotto le coperte.
   All'ora di cena, dopo essere stato a più riprese informato sul menù ed essere stato rassicurato sulla inevitabile presenza dei broccoletti, con tuuuuuutta caaaaaaalma si è alzato e vestito e si è presentato a tavola mentre mettevo nei nostri piatti i carciofi stufati con patate (piatto che tra parentesi gli farebbe benissimo, perché il cuore dei carciofi è gustoso e si scioglie in bocca e le patate stufate e morbide) e con aria, appunto, "stufata" sedendosi dice:

"A me non ne mettere, perché non ho fame!"

Io, nonostante conosca ormai bene il repertorio e le sue varianti, non posso fare a meno di avere un moto di stizza a mia volta e gli strillo:

"Non mi prendere per i fondelli; non è che non hai fame; è che non vuoi i carciofi!"

Si rassicura quando vede comparire la pasta coi broccoletti e ne mangia un piatto adeguato.

"Che vino è questo?"

"E' Coca Cola (a cui chiederò a questo punto di sponsorizzarmi il blog!)

"Ah, è buono"......

......
"Si può avere ancora un po' di quel vino?

Io mi faccio un caffè, perché è certo che prima delle 3.00 non riesco a riportarlo a letto

#vitacolpadre99



martedì 30 gennaio 2018

Dacci oggi la nostra Brocco-Cola quotidiana




"Cacio e pepe?"

"Ma che dici?"

"Tranquillo, non ti preoccupare...non ti farò mancare la tua droga quotidiana: pasta e broccoletti e Coca Cola"
..............

"si può avere ancora un po' di questo vino?"

"......."

#vitacolpadre99


lunedì 29 gennaio 2018

Io, giuro, sbrocco...lo!















"Sù, papà, esci da questa stanza, vieni a mangiare."

"No, non ho fame."

"Come sarebbe a dire non ho fame? Ti ho già fatto la pasta coi broccoletti!"

"Dov'è la mia maglia?"

#vitacolpadre99

sabato 27 gennaio 2018

De-cima-to (di rapa)

    Oggi, come spesso accade il sabato, mio marito è andato presto al mercato e ha preso il pesce per fare un risotto ai frutti di mare. Con tutta calma ha fatto il brodo di pesce, un fumetto, un intingolo con cozze, calamari, canocchie, seppie, gamberi, il tutto mentre mio padre se ne rimane nella sua stanza, ignorando il mondo intorno.
 
     So che a lui non piace il pesce, o meglio non gli piaceva quando era lucido e presente; ora mette anche il pesce nella lista in cui sta tutto ciò che non è cima di rapa. Ad ogni buon conto, quando il risotto è quasi pronto e la sua pasta con le cime di rapa pure, lo chiamo in camera e lui naturalmente deve andare in bagno. Comincio a servire il nostro risotto e lui arriva, guarda nei piatti e con aria tra il contrariato, lo schifato e lo sgodevole dice:

"Ah, a me non mettere niente; non ho fame".

A quel punto faccio fatica a tenere i nervi a posto, vuoi per la malagrazia con cui comunica, vuoi per le mie anche doloranti, vuoi perché da mesi ormai io cucino a parte per lui e so benissimo cosa non mangia, ma non se ne dà per inteso. Almeno, nel giorno della memoria, si ricordasse ciò che mangiava nel campo di prigionia... ma no, lui no, deve far la vittima, si atteggia oggi a deportato a cui viene propinato a tradimento un misero e abominevole risotto ai frutti di mare o un piatto di gnocchi al ragù o di polenta con salsicce o un gattò di patate o uno sformato di ricotta al posto di un agognato tozzo di pane duro e due patate lesse, o piuttosto cime di rapa.
Cime di rapa quando va bene. Sennò stizzito non mangia affatto.
So che non lo fa apposta, conto fino a dieci e sto zitta. Perché se lo facesse anche apposta, giuro, lo attaccherei al muro.

#vitacolpadre99


giovedì 25 gennaio 2018

A dura prova

I vecchi, diciamolo, sanno rendersi insopportabili.
I loro non sono i capricci teneri che si perdonano alla freschezza dei bambini.
Sono impuntature inspiegabili, stizzose, antipatiche, stantie, incartapecorite.
I vecchi ci mettono alla prova, tastano fin dove possiamo sopportare e mettono un grande impegno nel far saltare i nervi a chi con mille attenzioni si prende cura di loro, magari con condizioni di salute non ottimali (ma questo a loro non interessa punto), forse per stizza verso la vita che se ne va.
Sarà la vecchiaia che incattivisce, che trasforma il carattere verso il peggio, ma è difficile amarli, lo confesso.
E quel che si fa, si fa per senso del dovere, perché ci hanno messo al mondo e abbiamo degli obblighi, si fa per compassione filiale, ma, devo dirlo, essi ci mettono a dura prova.

martedì 23 gennaio 2018

Senza deroghe

"Papà, stasera minestrone di verdure: l'ho fatto con cura; ci ho messo bieta, carote, sedano, verza, broccolo romano, zucca, patate, cipolle, pomodorini..."

"A me piacciono tutte le verdure"

"Allora lo mangi a pezzi o passato?"

"Ci sono le cime di rapa?"

"No, le cime di rapa nel minestrone non ci vanno...
 ma te le ho fatte da parte"

"Ah, mbè!"

#vitacolpadre99


domenica 21 gennaio 2018

Confine








Vivo con l’animo
di chi accompagni
i suoi passi sulla linea
di un confine sottile e 
che ad ogni passo 
incerto si possa 
sconfinare nel nulla

sabato 20 gennaio 2018

Salviamo Roseto Val Fortore dal dissesto idrogeologico

Roseto è il paese dei miei genitori e della mia prima infanzia, il luogo che mi fa dire ogni volta che ci vado: "al mondo c'è un posto dove sei al tuo posto".

Roseto è per me qualcosa che esula da un luogo geografico, è il mio radicamento più profondo, il mio luogo dell'anima, del mito, appena un po' più su delle mie amate Langhe; vorrei che rimanesse immutato nella sua poesia e come me sono tanti altri a volerlo.
E' questa la ragione del mio appello accorato.



https://www.change.org/p/salviamo-roseto-val-fortore-dal-dissesto-idrogeologico

Salviamo Roseto Val Fortore dal dissesto idrogeologico - Save Roseto, a jewel of Daunia

Le strade che conducono a Roseto Valfortore sono da decenni in condizioni al limite della percorribilità e su talune viaggiano anche autobus di linea che le percorrono in condizioni di mancanza di sicurezza.
La strada tra Roseto ed Alberona, unico collegamento del paese col resto della sua provincia di Foggia, è da anni appesa ad una frana. 
La strada che conduce a Castelfranco in Miscano, unico collegamento di Roseto Val Fortore con la Campania e soprattutto attraverso quella via, con Roma dove molti rosetani risiedono per studio e per lavoro, da sempre percorribile praticamente soltanto con fuoristrada, è oggi franata. 
Come Rosetani non residenti siamo solidali con la popolazione di Roseto, con l'amministrazione comunale e con le parole della sindaca, Lucilla Parisi:

"Ora basta. Sono stanca, delusa, rammaricata, arrabbiata, letteralmente presa in giro da tutti. O ci mettono in condizioni di viaggiare in sicurezza o scatenerò il finimondo". AIutateci, non sappiamo più a chi rivolgerci. Rischiamo di restare isolati proprio nel periodo di Natale, alle porte dell'inverno quando potrebbe nevicare. Abbiamo paura, tanta paura, aiutateci, non ne possiamo più. Sono anni che sento parlare di risorse, di fondi per il dissesto idrogeologico, di soldi stanziati per la messa in sicurezza del territorio. Ma dove? Noi ci troviamo con le uniche tre strade provinciali di ingresso al paese ormai ridotte a mulattiere. Sono pericolosissime, soprattutto di notte e in presenza di nebbia, ghiaccio o pioggia. Aiutateci!"

Chiediamo alle autorità preposte di intervenire subito per salvare un gioiello del Subappennino Dauno, uno dei borghi più belli d'Italia, dall'abbandono e dal dissesto del territorio, territorio peraltro di grande bellezza.
English
The roads that lead to Roseto Valfortore have been in conditions at the limit of practicability for decades and some buses also travel along routes that run in conditions of lack of security. 
The road between Roseto and Alberona, the only link in the country with the rest of its province of Foggia, has been hanging in a landslide for years. 
The road that leads to Castelfranco in Miscano, the only connection of Roseto Val Fortore with Campania and above all through that route, with Rome where many Rosetans reside for study and work, which has always been practically practiced only with off-road vehicles, is nowadays collapsed. 
As non-resident Rosetani we are in solidarity with the population of Roseto, with the municipal administration and with the words of the mayor, Lucilla Parisi:
"Now enough, I'm tired, disappointed, regretted, angry, literally mocked by everyone, or put us in a safe condition to travel or unleash the hell." Please help us, we no longer know who to turn to. We risk becoming isolated right in the Christmas period, just outside winter when it could snow. We are afraid, so afraid, help us, we can not take it anymore. For years I have heard of resources, funds for hydrogeological instability, of money allocated for securing the territory. But where? We find ourselves with the only three provincial roads of entry to the country now reduced to mule tracks. They are very dangerous, especially at night and in the presence of fog, ice or rain. Help us! "
We ask the authorities in charge to intervene immediately to save a jewel of the Subappennino Dauno, one of the most beautiful villages in Italy, from the abandonment and disruption of the territory, territory of great beauty.
Questa petizione sarà consegnata a:
  • Presidente della Regione Puglia
    Michele Emiliano
  • Presidente della Regione Campania
    Vincenzo De Luca
  • Presidente della provincia di Foggia
  • Presidente della provincia di Benevento
  • Procura della Repubblica di Foggia
  • Ministero dell'Ambiente

mercoledì 17 gennaio 2018

Mica ceci!



"Papà, da tanto tempo non cucino i ceci; ne ho trovati di pugliesi, buoni buoni, si sono cotti benissimo sono teneri teneri."

"Ah, ceci..."

"Sì, li mangeresti? Li ho fatti anche per te, ma se preferisci i broccoletti, ci sono anche quelli"

"Broccoletti"

"Ok, come non detto"

Questo era ieri sera; stasera non ha voluto nulla

#vitacolpadre99

venerdì 12 gennaio 2018

Cosa hai preparato?

Di solito gli porto la colazione verso le 9-9.30, ma non sempre riesco a farlo alzare.
Torno in camera per vedere se ha mangiato e sì, ha mangiato, ma si è rimesso sotto le coperte e in tal caso spesso non c'è verso di farlo alzare fino all'ora di pranzo.
Lo chiamo allora almeno mezz'ora prima che sia in tavola; deve adempiere con molta lentezza a tutti i rituali che ancora può svolgere da solo e che gli lascio svolgere da solo, ma può accadere che mentre si mette i pantaloni e i calzini si chieda - forse - perché e allora decida di rimettersi sotto le coperte.
Mi tocca quindi chiamarlo, costringerlo ad alzarsi  - e mi sembra una violenza - accompagnarlo a lavarsi e presenziare, altrimenti può accadere che si metta a passare in rassegna le sue scarpe o riparare mattonelle col dentifricio o altro.
"Papà, è pronto in tavola, già da un po', sù, vieni!"
Il siparietto prevede la domanda di rito (come se avesse un senso):
"Cosa hai preparato?"
Ora io capisco che è smemorato, ma mi chiedo: possibile che non si renda conto che io cucino apposta per lui sempre un'unica cosa - l'unica che è disposto a mangiare - e che io stessa ho assunto l'aspetto di una cima di rapa?"
Forse il suo è solo un modo di fare conversazione, all'inglese, ma allora perché non parlare del tempo? Anzi no, per la verità fa anche questo: Che sia bello o sia brutto la domanda immancabile è:
"Ma fuori piove?". Anche se il sole inonda la casa.

#vitacolpadre99

martedì 9 gennaio 2018

A me poco

"Non vieni a tavola? Hai dormito tutto il giorno e a pranzo non hai mangiato niente"

"Cos'è?"

"Una zuppetta di patate e baccalà"

"A me poco"

La scenetta si ripete ogni volta che viene a tavola anche se da mesi lui non mangia quel che preparo per noi, anche se gli ho detto due minuti prima quello che mangerà.
E da mesi, quando mi dice "a me poco" gli metto un'unica forchettata di pasta e broccoletti, al che mi dice:

"Così poco?"

"Non ti preoccupare, ce ne sono altri"

E se ne mangia un bel piatto.

#vitacolpadre99

Matusalemme

"Papà, ti ricordi Attilio?"

"Come no, quel fi..."

 "...lantropo, volevi dire?
Gli hanno intitolato una casa di riposo, pensa te..."

"Non hanno proprio a che pensare!
Chissà se è ancora vivo?"

"Papa, ma che dici? Tu hai quasi cent'anni; lui aveva perlomeno l'età del nonno, forse più! Ecché c'ha, centotrent' anni ???"

"Eh, ce li avrà sì" 🎅🎅🎅
..........
#vitacolpadre99

Campagna elettorale o la fiera della vanità



E' iniziata la gara a chi le spara più grosse...
   Io ho un figlio all'Università, poco più di tremila euro l'anno di tasse se non si fa l'ISEE, ma pure con un ISEE abbastanza alto le si abbatte di più della metà; la Sapienza inoltre le abbuona del tutto per merito. Punto.
   Ho poi anche un padre che sfiora i 99 anni, non affetto da vera e propria demenza, ma disorientato, bisognoso di cura e accudimento costante in ogni piccola attività della vita. Credo di essere in buona compagnia, perché l'Italia è un paese di vecchi che si prendono cura di vegliardi, ma la politica non ne trae le conseguenze né programma il futuro. Semplicemente i vecchi non esistono; sono lasciati totalmente in carico alle famiglie economicamente e psicologicamente. 
   L'invecchiamento della popolazione dovrebbe essere un tema di assoluta priorità politica in quanto emergenza sociale a cui dedicare risorse intellettuali con la ricerca e risorse economiche per l'assistenza e le cure mediche.

domenica 7 gennaio 2018

Arance alla coque

"Ci sarebbero degli altri broccoletti?"

"Sì, vuoi replicare?"

"Ma voi che mangiate? Come le hai fatte quelle uova?"

"Non sono uova, papà; è un'insalata di arance e finocchi".

"Ah, ecco...buono questo vino"

"Non è vino, papà, è Coca Cola...."

#vitacolpadre99

Primavera precoce



"Oggi tempo grigio, papà... tempo da gennaio"

"Eggià, invece siamo a marzo"

"Mar... come no... infatti le mimose sono già fiorite..."

#vitacolpadre99

Carbonaro

"Papà, sù, vieni a mangiare

"Cos'hai preparato?"

"Perché mi chiedi cosa ho preparato, se non mangi niente di quel che preparo? Comunque per te ci sono i  broccoletti"

"Quelli li mangio volentieri"

"Ma va?!"
.....................................

"Che mangiate?"

"Carbonara"

"A me poco o niente"

"Niente; so che non la mangi; sto cuocendo la tua pasta coi broccoletti"

"Ma hai cucinato apposta per me?"

"Papà, sono mesi che cucino apposta per te, perché tu non mangi MAI niente di quello che cucino per noi!"

"Ma che dici?"

#vitacolpadre99

sabato 6 gennaio 2018

Uva Cola

"Buono 'sto vino"

"Ancora?
Papà, è Coca Colaaaa!"

Niente, ormai per lui la Coca Cola si fa con l'uva.

#vitacolpadre99

Egli non gattò


"Papà, guarda oggi non mi sento neanche molto bene, ho mal di gola e sono senza voce, ma è l'Epifania e ho preparato un gattò di patate. L'ho fatto anche pensando a te, perché è morbido, saporito e molto nutriente"; ci ho messo uova, latte, formaggio , mozzarella salamino burro..."

"Ah, buono!"

"Allora lo mangi!?"

"No.
Ci sono broccoletti?"

"Hai voglia..."

#vitacolpadre99


giovedì 4 gennaio 2018

Pepero....Ni


"Papà, oggi pasta coi peperoni."

"Ah, bene, a me piacciono tutte le verdure!"

"Quindi anche i peperoni?!"

....................

"Ma....non mangi?"

"Non ho fame"

Stasera polpette 😆

#vitacolpadre99