venerdì 1 dicembre 2017

I figli so' cap' e gnommere



I figli... luce dei nostri occhi, ma talvolta ci tolgono il lume degli occhi.
Il mio è un ragazzo splendido, intelligente, sensibile, ironico. Ha tanti amici con cui  gioca a pallone, va alle mostre, ai concerti, ma se decide di invitarli a casa, potete scommettere che lo fa, senza preavviso, il giorno in cui mi sono svegliata con la cervicale che urla, mi sono trascinata a fare la spesa e tornata a casa mi sono abbattuta sul divano senza pensare minimamente a passare l'aspirapolvere, pulire i bagni, rifare i letti o mettere le stoviglie sporche in lavastoviglie.
E così, nel tripudio del caos casalingo e nell'apoteosi del caos della sua camera, mentre cerco di far alzare mio padre, renderlo presentabile e trascinarlo fuori dalla sua stanza, poco prima di mettere in tavola per il pranzo suonano al citofono.
"Chi sarà?"
"E' Federico"
"Come Federico? A quest'ora e in questo casino?"
"Sì, mangio in fretta e poi andiamo in centro"
" Ma deve mangiare anche lui?"
"No, ha fatto un intervento al dente del giudizio; non può mangiare niente di solido"
"Ma potrebbe bere, se tuo padre non avesse scolato la Coca Cola e dato fondo al succo di frutta" che avevo stoccato in garage!"

Eggià, perché  io compro bibite per l'eventualità che arrivino amici e le inguatto in garage, ma le scovano e le bevono loro, condannandomi così regolarmente a figure di merda con gli ospiti.
"Ma quanti problemi! A loro non importa!"
"Ma importa a me, mnngglzzz!"

#vitacolfiglio20




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